Metodi di danzaterapia: Marìa Fux

Tra le forme di danzaterapia, il metodo Fux risalta per essere artistico e non formulare giudizi interpretativi sul "modo di muoversi" o sulla "gestualità" dell'alunno: il sistema non si basa su contenuti psicoterapeutici ma su valori osservabili riferiti all'impulso interiore al movimento.. 
A detta di chi lo pratica i benefici a livello psicomotorio sono senz'altro molti e ben valutabili ma il cuore del metodo pulsa e vive attorno al corpo.
Foto Kurt van Aert
Il gesto, la postura e le immobilità dell'alunno trovano ascolto. Si possono stimolare quelle parti addormentate o dimenticate del corpo che, messe in movimento secondo il protocollo del metodo, possono generare un cambiamento e una miglioria nel benessere psicofisico della persona in un'ottica di completamento.

Valentina Vano (Buenos Aires)
Nel corso dell'incontro la musica e il movimento sono protagonisti.
Si dà la possibilità ai partecipanti  di ritrovarsi, di entrare in contatto con una conoscenza antica e nuova di se stessi che con il tempo diventa una sensazione molto simile alla fiducia. Tutti cominciano a sperimentare che sì, si può cambiare e che il proprio corpo è il viaggio e la vita un cammino di incontri e meraviglie dove non tutto si può controllare.


La proposta è semplice e alla portata di tutti; la narrazione nasce dal movimento e quindi nessun corpo può rimanere statico; il racconto si rivela in forma esclusiva attraverso l'azione - e non attraverso i pensieri - convinti che il corpo sia incapace di mentire. 
La ricerca dell'alunno viene quindi orientata alla scoperta del gesto vero e sincero, in coerenza con il proprio corpo e quindi squisitamente unico. Il gesto vero e sincero che ci appartiene è quello che, mentre lo compiamo, ci dà piacere e gioia. In esso possiamo riconoscerci, ci sentiamo comodi, al di là delle nostre incertezze e senza fatica.

Sofìa, una danzatrice dello Studio di Buenos Aires
E' quel movimento che dopo essersi uniformato alla mimica del gruppo, lentamente trova un altrove, in autonomia dalla ripetizione banale di sequenze motorie imposte dall'esterno o copiate da altri.
E' uno spazio di libertà, un tempo diverso.
Non vengono mai fatte né interpretazioni né verbalizzazioni: è l'arte del movimento.

Il mezzo artistico
nella danzaterapia metodo Marìa Fux

La danzaterapia secondo il metodo di Maria Fux nasce dall'esperienza dell'omonima danzatrice e coreografa argentina, pioniera della danza contemporanea e creatrice dell’originale metodo di riabilitazione che nel corso di più di settanta anni di esperienza pratica (Marìa, ha compiuto 91 anni lo scorso 2 di gennaio 2013 e continua a danzare, proporre spettacoli e seminari di alta formazione nelle università di tutto il mondo) ha fondato un filone di applicazioni in danzaterapia che concepiscono quest’ultima come “forma di movimento spontaneo” per migliorare il benessere psicologico e l’integrazione sociale tanto di soggetti normodotati che di portatori di handicap.

Marìa Fux nel suo Studio di Buenos Aires: incontro di danzaterapia
Tale metodo è stato sperimentato con enorme successo lavorando con tutte le età della vita e con problematiche di disabilità sensoriali visive ed uditive nonché con handicap psichici e fisici.
La danzaterapia di Maria Fux utilizza forme libere di danza volte all'espressione di sé ma non ambisce né pretende lavorare su contenuti inconsci e in nessuna maniera sostiene forme di psicoterapia.
Questo approccio si fonda sull'utilizzo della creatività come momento fondamentale di ascolto e relazione, di conoscenza e riscoperta di sé, senza utilizzare tecniche di interpretazione e verbalizzazione degli stati interiori sperimentati con il movimento.

La divina Marìa Fux
Per Marìa la danzaterapia è semplicemente l'incontro con la danza, ambito che consente al proprio corpo e a quello del gruppo di trasformarsi in un paesaggio di sensazioni. E’ molto importante reiterare che la danza è arte e mai è stata, né mai pretende di essere, una disciplina scientifica. Ne consegue che l’incaricato naturale della divulgazione e condivisione della danza è, ed altri non potrebbe essere se non l’artista/danzatore.

Testo di Valentina Vano
www.metodomariafux.com



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Informazioni:
Valentina Vano
Milano, MI, Italy
danzaterapia@ymail.com
telefono: 339.4805.033 


Lezioni di danzaterapia individuali e di gruppo.
Per: adulti, bambini, terza e quarta età, attori, danzatori, cantanti lirici; disabilità, psichiatria, disagio, disturbi dell’ansia.
Seminari di formazione per operatori del settore e di pedagogia musicale per favorire un corretto ascolto della musica e sviluppare una maggior sensibilità alla percezione del suono.
Il Metodo applicato (Fux) è artistico e non si basa su contenuti psicoterapeutici.





La danza è uguale alla danzaterapia ma differente

Marìa Fux (photo by Andrea Angeli)
La danza,


                  “madre di tutte le arti”

laddove il corpo è soggetto e protagonista; è la prima espressione artistica del genere umano.


Misteriosa ed ispiratrice, mai uguale, la danza è presente in tutte le collettività per marcare i momenti di aggregazione, per scandire il tempo del riposo o il ritmo del lavoro, per rivelarsi definitivamente come componente essenziale e insostituibile del divino, nei rituali sacri o profani e in quei luoghi e spazi in cui l'uomo sa ancora pregare danzando.

Specchio della società, del quotidiano, del pensiero, del lavoro, delle strutture motorie e dei comportamenti umani, la danza accompagna il benessere e l'equilibrio della persona risvegliando impellente il bisogno di manifestare le proprie emozioni.

La radice di verità della danza si esprime attraverso lo stato di presenza corporea. L'artista/danzatore deve esserci, deve essere presente nello spazio, nel tempo e nelle membra; ecco allora che si aprono infiniti orizzonti di ricerca, di "non sapere" e di magnifiche intuizioni.

L’uso delle potenzialità terapeutiche della danza in forma sistematica risale a tempi più recenti quando si sono sviluppate diverse forme di “danzaterapie” ossia svariati metodi che utilizzano il movimento del corpo in modi strutturati, fantasiosi, più o meno razionali o artistici. All’interno delle tipologie di “movimento-terapie” sono presenti molteplici approcci accomunati dal riconoscimento del rapporto tra mente e corpo al fine di poter intervenire mediante la danza favorendo e sostenendo la salute e lo sviluppo psicofisico dell'individuo.


Marìa Fux (photo by Andrea Angeli)


La danzaterapia,

                            "Quando la danza diventa per tutti"

si trasforma in un'esperienza globale corporea, psichica, ma soprattutto emozionale e relazionale.

                            "Quando la danza diventa per tutti"

si chiama danzaterapia.

Abbandonarsi al movimento, alla musica, al ritmo; giungere all'incontro con l'improvvisazione, con immaginazione e gioia; danzando emergono emozioni profonde e i blocchi espressivi si sciolgono.

                             "Danzando incontro l'altro, e attraverso l'altro, me stesso"

Con la danzaterapia è possibile accedere al proprio mondo interiore, esprimerlo;  l'energia vitale si risveglia, riaffiora con nuova fluidità. Il corpo si sente più comodo, flessibile; inaspettatamente aumentano i momenti di allegria, le occasioni per sorridere; è possibile che si veda il quotidiano sotto un altro punto di vista.

Per praticare la danzaterapia non è necessario avere abilità particolari o conoscenze previe ma solo tanta voglia di mettersi in gioco; lo scopo è quello di reincontrare e sviluppare le risorse di cui già disponiamo, armonizzando il corpo, la mente e il cuore attraverso la musica e il ritmo. 
Sia la ricerca di forme espressive innovative che la pratica di movimenti spontanei - sempre differenti - favoriscono il rilassamento delle tensioni ormai croniche e l'allentamento dei blocchi emozionali ad esse collegati. 
Ma tutto il potenziale terapeutico della danzaterapia si esprime attraverso l'esplorazione e il riconoscimento del "limite" del proprio corpo e nella ricerca, squisitamente creativa, della sensazione di fiducia che nasce, solo con il tempo, dall'accettazione dei limiti stessi,

                       "se accetto il mio limite, il limite si sposta"

                        i "non posso" si trasformano in "sì posso"

La danzaterapia è quindi ideale per chi non si è dato per vinto e cerca ancora un registro più libero e spontaneo di espressione e comprensione nei confronti della vita; per tutti noi che desideriamo intensamente sperimentare nuove forme di comunicazione e relazione, che apprendiamo a valorizzare il nostro corpo per sentirci in armonia con noi stessi e lo spazio in cui siamo immersi.



danzaterapia
La danza del corpo


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